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Tower of Power - Pocketful of soul (drum sheet music)

Tower of Power - Pocketful of soul (drum sheet music)

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📝 Informazioni Generali

  • Titolo: Pocketful of Soul

  • Artista: Tower of Power

  • Album: Monster on a Leash (1991)

  • Versione analizzata: Studio (ma spesso riproposta live in maniera ancora più esplosiva)

  • Autori: Stephen "Doc" Kupka, Emilio Castillo, Nick Milo

  • Genere: Funk / Soul / R&B

  • Durata: 4:23

  • Etichetta: Epic Records

  • Produzione: Emilio Castillo & Tower of Power

  • Formazione tipica (1991):

    • Emilio Castillo – sax tenore, voce

    • Stephen “Doc” Kupka – sax baritono

    • Rocco Prestia – basso

    • David Garibaldi – batteria

    • Jeff Tamelier – chitarra

    • Greg Adams – tromba/arrangiamenti

    • Mic Gillette – tromba/trombone

    • Larry Braggs (voce) nelle versioni live successive


🎭 Contesto e Significato del Brano

“Pocketful of Soul” è una dichiarazione di intenti: la band di Oakland, con oltre vent’anni di carriera alle spalle, ribadisce che la loro ricchezza più grande è la musica soul stessa.
Non servono orpelli: basta il groove, i fiati e la passione.

Temi principali:

  • Autenticità: avere “un taschino pieno di soul” significa portare con sé la musica come essenza vitale.

  • Identità: Tower of Power riafferma la sua appartenenza alla cultura funk/soul.

  • Energia collettiva: il brano celebra il potere del suonare insieme, band e pubblico inclusi.

Frasi emblematiche:

  • “I’ve got a pocketful of soul” → dichiarazione simbolica, semplice ma potentissima.

  • Testo breve e ripetitivo → il significato è tutto nel groove, non nella retorica.

Rilevanza attuale:

È diventato un brano manifesto del repertorio live di Tower of Power, uno dei momenti più funky dei loro concerti.


🎶 Caratteristiche Tecniche Musicali

Tonalità e Struttura

  • Tonalità: Sol minore (G minor) – perfetta per un mood funky e viscerale.

  • Struttura:

    • Intro: colpo secco dei fiati + groove di batteria/basso

    • Strofa: voce su base minimale, fiati che dialogano

    • Ritornello: fiati in risposta, coro “Pocketful of soul”

    • Bridge: variazione strumentale, spesso estesa nei live con assolo di sax o tromba

    • Finale: ripresa corale, crescendo ritmico

Melodia e Armonia

  • Melodia: vocale semplice, quasi parlata, lascia spazio al lavoro dei fiati.

  • Armonia: giri statici in minore, con colore dato dagli accordi dei fiati (9, 11, 13).

  • Fiati: il marchio di fabbrica → arrangiamenti sincopati, call & response con la voce.


🥁 Caratteristiche Ritmiche e Strumentazione

  • Tempo: Medio (circa 96 BPM) – tipico del funk groove “da camminata”.

  • Batteria (David Garibaldi):

    • Groove in 16esimi, hi-hat serrato e ghost notes sul rullante

    • Feeling “linear funk”: indipendenza tra arti, ricco di sfumature

  • Basso (Rocco Prestia):

    • Linea incalzante e sincopata, con tecnica muted e ghost notes

    • Propulsione continua, quasi percussiva

  • Chitarra:

    • Comping funk in levare, suono pulito e tagliente

  • Fiati:

    • Trombe e sax usati come “pugni” ritmici

    • Dialogano tra loro creando tensione e rilascio

  • Voce:

    • Semplice, interpretativa, lascia spazio alla band


🎧 Produzione Studio

  • Sound: Pulito ma ricco, tipico degli anni ’90 con strumentazione analogica.

  • Mixaggio:

    • Basso e batteria in primo piano (groove-driven)

    • Fiati incisivi, secchi, senza troppi riverberi → molto “Oakland Sound”

  • Produzione: Lavoro collettivo della band → ogni sezione ha spazio, senza protagonismi inutili.


📈 Successo e Impatto Culturale

  • Popolarità:

    • Non singolo mainstream, ma molto amato dai fan e dai musicisti funk.

    • Diventato un classico “da concerto”.

  • Live:

    • Spesso esteso con improvvisazioni → uno dei momenti più attesi nei set.

  • Ricezione:

    • Brano di culto, più amato dagli intenditori che dal grande pubblico casuale.


🕰️ Legacy e Attualità

  • Percezione nel tempo:

    • Ancora oggi un brano “da musicisti”, apprezzato da chi studia groove, arrangiamento e interplay.

  • Temi universali:

    • Il soul come ricchezza interiore.

  • Eredità artistica:

    • Esempio perfetto del “Tower of Power sound”: groove, precisione chirurgica, anima soul.


✅ Conclusione

“Pocketful of Soul” è Tower of Power allo stato puro: groove, fiati e anima.
Non punta sul testo, ma sulla fisicità della musica.

È un brano che trasforma la semplicità in potenza, dove ogni colpo di rullante e ogni linea di basso diventano un manifesto di cosa significa “funk”.

Una canzone che non si ascolta: si vive.

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