Muse - Supremacy (drum sheet music)
Muse - Supremacy (drum sheet music)
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Informazioni Generali
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Titolo: Supremacy
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Artista: Muse
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Album: The 2nd Law
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Anno di pubblicazione: 2012
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Genere: Rock sinfonico, Hard rock, Orchestral rock, Bond-rock
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Durata: 4:55
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Etichetta: Warner Bros. Records
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Compositori: Matthew Bellamy (testo e musica), Dominic Howard, Chris Wolstenholme
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Produzione: Muse
Contesto e Significato del Brano
"Supremacy" è il brano di apertura dell’album The 2nd Law e rappresenta uno dei pezzi più cinematografici e imponenti dei Muse. È una canzone che gioca con l’idea di dominio, potere assoluto e controllo mentale, trattati in chiave teatrale e visionaria.
Spesso descritto come un "brano alla James Bond sotto steroidi", Supremacy unisce chitarre distorte, archi epici e una tensione orchestrale da colonna sonora di film d’azione.
Tema principale: L’illusione del potere e la ribellione contro un controllo totalizzante.
Frasi emblematiche:
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"Wake to see your true emancipation is a fantasy"
→ Smaschera la falsa libertà, in un mondo dove tutto è sotto controllo. -
"Your supremacy / I will expose"
→ Dichiarazione di ribellione contro chi detiene il potere e manipola la realtà. -
"You don’t have long / I am onto you / The time, it has come to destroy..."
→ Il climax della sfida, in cui il potere viene affrontato e smascherato.
Caratteristiche Tecniche Musicali
Tonalità e Struttura
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Tonalità: Mi minore (E minor), ma con forti richiami modali (doriani e misolidii) che aggiungono tensione e grandiosità.
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Struttura:
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Intro: Archi cinematografici, chitarra fuzz distorta e batteria marziale.
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Strofa: Voce in falsetto o registro medio, atmosfera sospesa, costruzione della tensione.
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Ritornello: Esplosione sonora, riff granitico, archi, cori, batteria poderosa.
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Bridge: Sezione orchestrale con dinamiche in crescendo, atmosfera da “film d’azione”.
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Outro: Ritorno al riff portante con una chiusura drammatica e decisa.
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Melodia e Armonia
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Melodia: Drammatica e ampia, con uso estensivo del falsetto nelle strofe e voce piena nei ritornelli. Tipico approccio operistico di Bellamy.
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Armonia: Complessa, con uso di accordi sospesi, modulazioni e dissonanze orchestrali. Mescola il linguaggio rock con quello classico e cinematografico.
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Vocalità: L’interpretazione è teatrale, quasi da villain o protagonista tragico. Bellamy sfrutta tutta la gamma vocale per passare da vulnerabilità a potenza.
Caratteristiche Ritmiche
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Tempo: Moderato (circa 76–80 BPM), ma con un groove pesante e militare.
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Batteria: Ritmo marziale, con tom e timpani usati per rafforzare la solennità.
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Basso: Sostegno oscuro e profondo, molto presente e in distorsione.
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Chitarra: Riff epici e grezzi, suonati con grande sustain e distorsione, a volte doppiati dagli archi.
Uso dell’Elettronica e Produzione
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Strumentazione: Chitarra elettrica distorta, sezione d’archi (dal vivo e in studio), batteria e basso classici, più effetti orchestrali.
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Produzione: Enfatizzata e imponente. Si punta al "cinematico": la canzone sembra pensata per essere colonna sonora di una rivoluzione, o di un crollo del sistema.
Successo Commerciale e Impatto Culturale
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Ricezione critica: Elogiata per la sua grandiosità e per l’abilità dei Muse di unire rock e orchestrazione. Spesso paragonata alle colonne sonore dei film di James Bond.
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Esecuzioni dal vivo: Usata per aprire concerti o momenti drammatici nei tour. Spettacolare per luci, fuochi e visual epici.
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Influenza: Ha contribuito a rafforzare l’immagine dei Muse come band "epica", capace di fondere rock e sinfonia come pochi altri.
Legacy e Rilevanza del Brano nel Tempo
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Percezione nel tempo: Considerato uno dei brani più ambiziosi della band, è una pietra miliare dello stile sinfonico/militante dei Muse.
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Tematiche attuali: Supremacy è sempre attuale in un mondo dove i giochi di potere e le illusioni di libertà sono centrali nel dibattito sociale e politico.
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Influenza su altri artisti: Brano che ha ispirato produzioni rock sinfoniche anche in ambito videoludico e cinematografico.
Conclusione
"Supremacy" è un’esplosione sonora di potenza, stile e consapevolezza politica. I Muse qui sembrano voler sfidare tutto ciò che rappresenta il potere: economico, mediatico, militare. Con una produzione barocca e una vocalità drammatica, il pezzo colpisce al cuore e alla testa. Non è solo musica: è una dichiarazione di guerra contro il falso controllo.
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