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Genesis - The cinema show (drum sheet musi)

Genesis - The cinema show (drum sheet musi)

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Informazioni Generali

  • Titolo: The Cinema Show

  • Artista: Genesis

  • Album: Selling England by the Pound

  • Anno di pubblicazione: 1973

  • Compositori: Tony Banks, Mike Rutherford, Peter Gabriel

  • Genere: Progressive Rock, Symphonic Rock

  • Durata: 10:41

  • Etichetta: Charisma Records


Contesto e Significato del Brano

The Cinema Show è un esempio eccellente di fusione tra poesia letteraria, mitologia classica e introspezione moderna. Il brano mette in parallelo una coppia contemporanea con le figure archetipiche di Tiresia e Narciso, indagando i temi dell’amore, del desiderio e della polarità maschile-femminile. La prima parte è più lirica e acustica, la seconda un capolavoro strumentale con uno dei finali più iconici del progressive.

  • Tema principale: Dualità uomo/donna, desiderio, mitologia e percezione del tempo.

  • Frasi emblematiche:

    • “Romeo locks his basement flat, and scurries up the stair” → il quotidiano si fonde con l’archetipo.

    • “And the wise man breaks the golden rule” → rottura dei paradigmi attraverso la consapevolezza.

  • Rilevanza attuale: Resta un brano attuale per chi ama la riflessione su ruoli di genere, relazioni, trascendenza e tempo.


Caratteristiche Tecniche Musicali

Tonalità e Struttura

  • Tonalità: Prevalentemente Do maggiore (C Major) con modulazioni multiple.

  • Struttura:

    • Intro: Duetto di chitarra acustica a 12 corde (Hackett + Rutherford), con arpeggi intrecciati e delicatezza bucolica.

    • Strofa: Voce di Peter Gabriel, calda e narrativa, alternata con armonizzazioni vocali.

    • Ritornello: Melodicamente aperto, ma sempre misurato.

    • Bridge: Sezione mitologica, con cambio di atmosfera.

    • Sezione strumentale (Seconda parte): Dopo il verso "Here comes the Supernatural Anaesthetist...", parte una suite strumentale epica, dominata da Tony Banks e il suo iconico solo di synth.

    • Finale: Crescendo ritmico e tematico, con chiusura circolare che riporta al tema iniziale.


Melodia e Armonia

  • Melodia:

    • Linee vocali fluttuanti, spesso modulate e imprevedibili.

    • Peter Gabriel si muove tra narrazione e canto teatrale.

  • Armonia:

    • Raffinata, piena di modulazioni, sospensioni, cadenze irrisolte.

    • Grande uso di accordi di settima, diminuiti, sospesi, con incastri polifonici tra tastiere e chitarre.


Caratteristiche Ritmiche

  • Tempo: Variabile – principalmente 6/8 nella prima parte, 7/8 e 9/8 nella seconda.

  • Batteria:

    • Suonata da Phil Collins, che nella seconda parte assume un ruolo fondamentale con groove in tempi dispari perfettamente naturali.

    • Alterna piatti, rullante e tom con dinamiche finissime.

  • Basso:

    • Mike Rutherford costruisce linee in controcanto, spesso sincopate o "mimate" dalle tastiere.

  • Chitarre:

    • Acustiche a 12 corde: creano un tappeto brillante e arioso.

    • Elettriche: minime ma cruciali nei cambi atmosferici.


Uso dell’Elettronica e Produzione

  • Strumentazione:

    • Chitarra acustica ed elettrica

    • Tastiere (pianoforte, Mellotron, organo Hammond, ARP Pro Soloist, synth analogici)

    • Basso, batteria, flauto (occasionale)

    • Voce principale e cori

  • Produzione:

    • Produttore: John Burns + Genesis

    • Suono caldo, analogico, avvolgente. Registrazione su nastro, con attenzione maniacale agli incastri strumentali.

    • Uso del pan stereo estensivo per creare movimento spaziale nella parte strumentale.


Successo Commerciale e Impatto Culturale

  • Non un singolo radiofonico, ma amatissimo dai fan.

  • Ha rappresentato per anni l’apice dell’ambizione prog nei concerti della band.

  • Spesso eseguito in versioni estese o all’interno di medley nei tour.

  • Citazioni:

    • Considerato tra i migliori brani della storia del progressive rock.

    • Influenzato band come Marillion, Steven Wilson, Spock's Beard, Neal Morse.


Legacy e Rilevanza del Brano nel Tempo

  • Percezione nel tempo:

    • Tra i brani più rappresentativi dell’epoca d’oro dei Genesis (1971–1974).

    • Spesso associato al momento più lirico, poetico e strumentalmente compiuto del prog britannico.

  • Tematiche attuali:

    • Riflessioni sui ruoli di genere, sull’amore idealizzato, sulla scissione tra razionale e intuitivo.

  • Influenza:

    • Citato come modello di equilibrio tra testo colto e composizione musicale complessa.

    • Amato anche da musicisti classici per la sua struttura da suite cameristica.


Conclusione

“The Cinema Show” è un poema sinfonico in forma di canzone, che riesce a fondere la poesia classica con il rock, la complessità ritmica con la grazia acustica, e il virtuosismo con l’emozione.
È un’esperienza di ascolto che cresce ad ogni ascolto, rivelando livelli sempre nuovi di raffinatezza e simbolismo. Un brano da studiare, da suonare, da vivere come una piccola odissea progressiva.

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