Alice Merton - No Roots (drum sheet music)

Titolo: No Roots
Artista: Alice Merton
Album: No Roots EP (2017)
Autori: Alice Merton, Nicolas Rebscher
Genere: Indie Pop / Alternative Pop / Electro Pop
Durata: 3:55
Etichetta: Paper Plane Records
Produzione: Nicolas Rebscher
Curiosità: Il brano è diventato virale prima ancora di avere una major alle spalle, scalando classifiche in tutta Europa e negli USA grazie a un groove irresistibile.

Informazioni Generali

“No Roots” è la canzone che ha fatto esplodere la carriera di Alice Merton a livello mondiale. Pubblicato nel 2017, il brano è un incontro perfetto tra indie pop moderno, groove alternativo e un tiro elettronico immediatamente riconoscibile. La voce decisa e graffiante della Merton si unisce a un beat ossessivo, linee di basso pulsanti e un arrangiamento minimale ma potentissimo, rendendo il pezzo uno dei singoli più distintivi dell’ultimo decennio pop alternativo.

Contesto e Significato

Il brano racconta l’identità nomade dell’artista: nata in Germania, cresciuta in Canada e Irlanda, sempre in movimento senza un vero luogo da chiamare “casa”. “I’ve got no roots but my home was never on the ground” è una dichiarazione di libertà e allo stesso tempo un’ammissione di instabilità.
La canzone trasmette questo dualismo perfettamente: da un lato la voglia di muoversi, dall’altro il bisogno di trovare un punto fermo. Il tutto espresso con forza, carisma e un timbro vocale che suona determinato e indipendente.

Struttura Musicale e Tonalità

La tonalità ruota intorno al Do# minore, con un mood scuro ma energico. Il tempo è intorno ai 127 BPM, perfetto per un groove pop-dance alternativo, dritto ma con una forte impronta percussiva. La struttura è moderna e dinamica: intro di basso, strofe molto ritmiche, pre-chorus sospesi e un ritornello che esplode con la frase iconica. Il brano gioca su ripetizioni intelligenti che lo rendono immediatamente memorizzabile.

Strumentazione e Groove

La batteria è uno degli elementi più caratteristici del pezzo: kick profondo, rullante secco e presente, clap elettronici e pattern dal feel quasi tribale. Il groove è incessante, ipnotico, costruito sulla ripetizione e sulla potenza del basso.
Il drum programming alterna colpi elettronici a suoni acustici campionati, creando un ritmo che “cammina” costantemente.
Per chi suona la batteria, questo brano è ottimo per:
– lavorare sul timing dance-pop,
– mantenere un groove lineare ma energico,
– esercitare controllo del volume e uniformità del colpo,
– riprodurre pattern ibridi elettronici/acustici.
Il brano richiede precisione millimetrica, perché il groove è semplice ma ricchissimo di micro-dettagli ritmici.

Produzione ed Estetica Sonora

La produzione è moderna, minimalista e molto focalizzata sulla sezione ritmica. Il basso è protagonista: scuro, profondo, distorto quanto basta. Le percussioni elettroniche sono pulite, nitide e hanno una forte presenza nel mix. La voce della Merton è trattata con effetto molto naturale, lasciando emergere la sua grinta e la sua personalità.
La combinazione di pop elettronico, indie e un tocco quasi rock lo rende un brano molto riconoscibile e perfettamente calibrato per radio e streaming.

Impatto e Legacy

“No Roots” ha ottenuto un successo globale in pochissimo tempo, diventando disco di platino in numerosi paesi. Ha definito lo stile di Alice Merton e ha influenzato molti artisti della scena pop alternativa, grazie al suo mix di groove pesante, minimalismo e voce caratteristica. È spesso usato in spot pubblicitari, serie TV e playlist energiche.
Per i batteristi, rimane un brano eccellente per allenare groove moderni, pulizia del timing e resa live di pattern pop elettronici.

Conclusione

Suonare “No Roots” significa affrontare un brano pop moderno che vive interamente sul groove. La batteria deve essere precisa, costante, potente ma mai invadente. È una canzone ideale per chi vuole migliorare il controllo delle dinamiche, la solidità del tempo e la capacità di suonare pattern semplici che però devono “respirare” e mantenere una forza continua. Una trascrizione perfetta per aggiungere al repertorio un classico del pop alternativo contemporaneo.