Alice Cooper - Poison (drum sheet music)

Titolo: Poison
Artista: Alice Cooper
Album: Trash (1989)
Autori: Alice Cooper, Desmond Child, John McCurry
Genere: Glam Metal / Hard Rock
Durata: 4:29
Etichetta: Epic Records
Produzione: Desmond Child
Curiosità: È uno dei più grandi successi commerciali di Alice Cooper, rilanciando la sua carriera a livello mondiale alla fine degli anni ’80.

Informazioni Generali

“Poison” è uno dei brani più celebri, sensuali e scenografici dell’intera carriera di Alice Cooper. Pubblicato nel 1989 come singolo principale dell’album Trash, rappresenta il lato più glam, melodico e mainstream dell’artista, pur mantenendo la sua impronta dark e teatrale. Il brano combina riff incisivi, melodie irresistibili, un ritornello enorme e un’atmosfera sensuale che lo hanno reso un classico assoluto dell’hard rock anni ’80.

Contesto e Significato

Il testo parla di un amore tossico, irresistibile e distruttivo. “I wanna love you but I better not touch” racchiude perfettamente questa dualità: attrazione e pericolo. Cooper racconta una relazione magnetica e velenosa, giocando con immagini gotiche e provocatorie. Il tono è drammatico ma affascinante, una firma perfetta per l’immaginario di Alice Cooper, sempre sospeso tra seduzione e oscurità. Il brano usa il linguaggio del glam metal per trasformare un rapporto tormentato in un racconto teatrale.

Struttura Musicale e Tonalità

La tonalità è Re minore, cupa e sensuale, ideale per sostenere l’atmosfera dark-pop del brano. Il tempo è intorno ai 110 BPM, un mid-tempo che permette al pezzo di essere energico ma anche profondamente melodico. La struttura segue un crescendo emotivo: strofe più trattenute, pre-chorus che aumenta la tensione e un ritornello esplosivo, pieno di armonizzazioni vocali e arrangiamenti ricchi. L’assolo di chitarra, tipicamente anni ’80, porta ulteriore carica e teatralità.

Strumentazione e Groove

La batteria segue lo stile glam metal dell’epoca: colpi forti, rullante profondo e riverberato, kick stabile e incisivo. Il groove è semplice ma potente, con un charleston che accompagna in modo costante e crash ben piazzati nei momenti emotivi. È un brano che richiede controllo del timing, colpi puliti e una gestione perfetta dei passaggi tra strofe più leggere e ritornelli molto più pieni.
Le chitarre hanno un ruolo centrale: riff serrati, power chord, melodie vocali armonizzate e un assolo brillante. Il basso sostiene tutto con un movimento rotondo e costante.
Per chi suona la batteria, “Poison” è un ottimo esercizio per lavorare sul groove glam, sulla potenza equilibrata e sul controllo delle dinamiche.

Produzione ed Estetica Sonora

Desmond Child porta nel brano tutta la sua esperienza pop-rock, costruendo una produzione estremamente ricca e radiofonica. Chitarre lucide e distorte, batterie grandi e riverberate, sintetizzatori sottili e una voce messa in risalto in modo teatrale. La produzione è caratteristica del glam metal tardo anni ’80: lucida, brillante, pensata per colpire forte nelle radio e nei grandi palchi.
La voce di Alice Cooper è mixata con una presenza enorme, graffiante, emotiva e oscura, elemento che rende il brano immediatamente riconoscibile.

Impatto e Legacy

“Poison” è stata una hit mondiale e ancora oggi è il brano più famoso di Alice Cooper nel periodo glam metal. Ha rilanciato la sua carriera, rendendolo nuovamente protagonista della scena rock internazionale. È una canzone sempre presente nei suoi concerti e rimane un classico assoluto del genere.
Per i batteristi è un brano fondamentale per allenare solidità, gestione del mid-tempo, potenza e precisione.

Conclusione

Suonare “Poison” significa affrontare uno dei brani più iconici e teatrali dell’hard rock anni ’80. La batteria deve sostenere il pezzo con forza, stile e un controllo assoluto della pulsazione. È un brano ideale per lavorare sulla precisione del colpo, sulla dinamica nei ritornelli e sulla capacità di mantenere un groove solido e coinvolgente dall’inizio alla fine. Una trascrizione perfetta per chi vuole aggiungere un classico del glam rock al proprio repertorio.